Non Si Fruga Nella Polvere di W. Faulkner

Trama

Una volta, alla domanda se leggesse romanzi gialli, Faulkner replicò sornio- ne: «Quando sono buoni come I fratelli Karamazov». Al pari di Dostoevskij, amava infatti trasfigurare e usare ai suoi fini la struttura del poliziesco – quasi che la letteratura non fosse altro che un polveroso tribunale, nascosto tra le quinte del profondo Sud americano. Questo romanzo del 1948 ne è lʼennesima riprova. Nella mitica contea di Yoknapatawpha – dove Faulkner ambientò molti dei suoi romanzi e racconti più celebri –, il vecchio nero Lucas Beauchamp è accusato di aver ucciso un bianco, e rischia il linciaggio. Il solo disposto ad aiutarlo è un ragazzo bianco, Chick, che non esita – accompa- gnato dallʼamico nero Aleck Sander e da una vecchia zitella forse legger- mente tocca – a riesumare il corpo della vittima come Lucas gli ha chiesto. Li attende una scoperta sconvolgente, che cela una torbida realtà. Ma a catturare e trascinare il lettore, assai più del ricorso al murder mystery, sarà il mirabolante «flusso di coscienza» di Chick, intramezzato da superbe descri- zioni di una natura bella e crudele, da brani risentiti sulla Guerra Civile, da brevi, convulse scene dʼazione: una «rappresentazione a massimo potenzia- le», per usare le parole di Emilio Cecchi, che sigilla sulla pagina lo stile folgorante, unico di Faulkner. 

costo: ⭐⭐
formato grafico/impaginazione: ⭐⭐⭐⭐⭐ 

modo di scrivere: ⭐⭐⭐⭐
casa editrice: adelphi ⭐⭐⭐⭐ 

comprensione del testo: ⭐⭐⭐ 

trama: ⭐⭐⭐
overall: ⭐⭐⭐,5 

 

Recensione

Inizia con lʼomicidio di un bianco da parte di un nero e sis viluppa come un intrigante giallo costruito intorno ad un mistero. Tra una riga e lʼaltra troviamo regressioni filosofiche e sociologiche nelle quali viene affrontato il tema più rilevante per la società di fine anni Trenta descritta da Faulkner: il razzismo. Questo romanzo, infatti, mescola in un intreccio appassionante le tematiche che da sempre ossessionano lo scrittore, ossia principalmente il rapporto tra bianchi e neri del Sud e il contrasto tra il razzismo sudista e il progresso sociale. Il tutto scritto in uno stile complesso, frenetico e incredibilmente ricco di tensione poetica che rendono il libro oggi oggetto di studio linguistico.
Lʼunica speranza sono i puri di cuore, come il protagonist, a cui lo zio ricorda di “non smettere” di lottare contro le ingiustizie. 

Chi Siamo

chi? L’accademia dell’Errante

quando? il Mercoledì dalle 14:15 alle 16:15

 dove? I.I.S M.K. Gandhi (Villa Raverio), ritrovo zona bar