Commenti dei nostri ragazzi

A me personalmente la tavola rotonda di oggi è piaciuta molto (tralasciando i piccoli problemi ad inizio ora e qualche momento dove il collegamento si bloccava), sicuramente perché è un tema molto più attuale, vivo e che ha lasciato tutti con la voglia di informarsi il più possibile; ho infatti notato che hanno prestato attenzione anche i miei compagni di classe meno attenti, quindi sicuramente l'obiettivo dell'incontro è stato compiuto.
Per quanto una parte delle informazioni le avessi già scoperte andando ad informarmi su fonti online affidabili, non ero a conoscenza del completo quadro storico collegato alla vicenda, ovvero la presenza di altri paesi in una situazione simile a quella dell'Ucraina, delle conseguenze della caduta del muro di Berlino e l'entrata di molti paesi nell'Unione Europea e NATO precedentemente facenti parte della URSS, della presenza di molti ucraini che sanno parlare anche il russo e il modo in cui Putin contorce questo fatto a suo favore, ecc.
Uno degli accadimenti che più mi ha colpito è il fatto che questa guerra sia in realtà viva da ben 7 anni e sia una guerra a bassa intensità, passata sotto agli occhi di tutti e posta solamente ora sotto ai riflettori; mi hanno fatto riflettere anche le manifestazioni del 2013 chiamate Euromaidan durate mesi che hanno portato addirittura il presidente Yanukovych a scappare, in particolare perché mostrano la volontà e unione del popolo ucraino.
Mi è piaciuto come siano stati posti in una delle ultime presentazioni dei profili da poter seguire sui social per ricevere informazioni più recenti sulla guerra, e mi ha completamente rapito il professor Elli che, durante l'ultima presentazione, ha tentato di dare una spiegazione sensata alla guerra analizzando l'arte, la religione e la cultura, senza però trovare effettivamente una risposta.
Per concludere, sono molto contento di aver avuto la possibilità di assistere a questa tavola rotonda per ricavare più informazioni e avere un quadro generale della situazione più completo.
Federico M. - 3H
La cosa che mi ha colpito molto, oltre all’organizzazione in così poco tempo da quello che ci  è stato riferito, è stato il fatto che sono stati toccati tutti gli argomenti fondamentali che secondo me c’è bisogno di conoscere se si vuole capire ciò che sta succedendo in questo periodo. Un esempio sono gli aspetti economici e quelli storici del conflitto, ma soprattutto è stata esposta la disinformazione che si sta diffondendo a macchia d’olio a causa appunto delle indicazioni  sbagliate pubblicate dalle varie piattaforme online, che siano giornali o social. Mi è piaciuto in particolare l’intervento del prof. Elli, che ha usato le parole giuste per esprimere dei concetti molto complicati, affermando lui stesso di non conoscere la risposta a tutto ma di essere comunque in grado di porre le domande corrette. Ha evidenziato anche il fatto che c’è “un po’ di Putin” dentro ognuno di noi, invitandoci vivamente a sopprimere quel lato della nostra persona senza mai lasciarlo uscire e io credo che abbia completamente ragione.
Giuseppe V. - 3H

Personalmente sono molto contenta che sia stato fatto un incontro del genere a scuola, soprattutto dato che le scuole preferiscono quasi sempre "lavarsi le mani" di certe questioni, sebbene importanti. Sono contenta soprattutto perché ci sono state spiegate cose anche molto specifiche riguardanti le motivazioni geopolitiche e culturali; oltre alla spiegazione dei provvedimenti economici che sono stati presi per fermare (o almeno provare a farlo) la Russia. Anche la velocità degli insegnanti che sono stati coinvolti con pochi giorni di preavviso, è molto ammirevole: sono riusciti a spiegarci a grosse linee cose che altrimenti, dai social media o da altri sistemi di telecomunicazione più tradizionali, non saremmo stati in grado di capire. Dato che il mio indirizzo scolastico non prevede lo studio della geografia o di economia, è stato due volte più utile e apprezzabile. 
Sono al corrente del fatto che le scuole tendono a non trattare mai ufficialmente di fatti del genere, come se non importasse. Invece importa e lo sappiamo bene.   
Sono contenta che la mia scuola sia stata in grado di spiegare queste cose a ragazzi di tutte le età e non solo alle quarte o le quinte, per intenderci. Anche noi ragazzi più giovani dobbiamo sapere ed essere consci di ciò che accade, per dire, vicino a casa nostra. Molte guerre nel corso della storia sono state occultate e  nelle scuole ci si comportava come se niente fosse, senza che nessun ragazzo seduto a quei banchi riuscisse a capire una sola parte di quello che stava succedendo. Non lasciamo che succeda più. 
Alice S. - 3H

Personalmente ho apprezzato molto l’incontro di questa mattina in quanto tematica che tocca, o almeno dovrebbe toccare, tutti in qualche modo. Purtroppo dopo tanti anni trascorsi per cercare di superare il vuoto lasciato dalle guerre dei secoli scorsi, si pensava che l’uomo finalmente era stato in grado di migliorarsi all’interno di un contesto sociale dove per sopravvivere bisogna imparare a convivere; e invece ci troviamo davanti una catastrofe del genere che tuttora stento a realizzare e trovo impensabile. Penso che la ‘tavola rotonda’ sia stata molto utile non sono dal punto di vista informativo ma anche a livello formativo, dato che abbiamo avuto modo di ascoltare nello specifico diversi insegnanti che trattavano materie che noi come classe non studiamo, pertanto è bene avere un quadro generale anche dal punto di vista economico, politico, geografico, ecc., specialmente se da fonti attendibili. 
È stato bello affrontare non solo come classe, ma come scuola, una tematica così tanto importante, affinché venisse sensibilizzato maggiormente l’argomento anche per coloro che non hanno avuto modo, o voglia, di informarsi a riguardo. 
Giulia L. - 3H
 
L’argomento che più mi ha colpito di questo incontro è stato quello riguardo alle sanzioni da parte dell'Unione Europea. In particolare, sono rimasta colpita dalle conseguenze che queste possono avere sull’Italia. L’Italia ricava dalla Russia oltre il 40% del gas e in risposta a queste sanzioni potrebbe esserci un taglio a questa preziosissima risorsa. D’altra parte, l’Italia esporta in Russia diversi prodotti tra cui mobili e vestiario. Capiamo quindi che queste sanzioni sono un’arma a doppio taglio: da un lato sono utili per ridurre le azioni della Russia, ma d’altra parte andrebbero a danneggiare la nostra stessa economia. 
Ilaria M. - 3H

Credo che l’incontro di oggi sia stata un’esperienza molto interessante e che abbia attirato l’attenzione di tutta la classe. Le parti che mi hanno colpito maggiormente sono quella inerente all’economia e alla gestione dei soldi in questo momento di emergenza e l’ultima parte, ovvero quella morale. A mio parere un incontro come questo è stato molto utile in questo momento nel quale ci troviamo in una situazione che non è diversa da quella che abbiamo trattato. Attualmente ci ritroviamo in mezzo ad un gran casino, è come se fossimo in un mondo parallelo perché noi ragazzi la guerra l'abbiamo vissuta sempre e solo attraverso i libri ma mai nella vita reale. Detto questo spero che si possano fare altri incontri del genere. 
Arianna C. - 3H 

La cosa che mi ha colpito dell’incontro di oggi è stata innanzitutto l’ampiezza dei temi riportati; partendo dalle informazioni sui motivi storici che stanno alla base della guerra alle notizie più recenti.
Mi colpisce molto il fatto che nonostante oggi il mondo sia più civilizzato rispetto al passato, ci sia ancora bisogno di uno scontro armato per risolvere un problema, invece di usare il dialogo, il confronto.
Non pensavo si potesse arrivare alla situazione attuale dell’ucraina; le persone stanno evacuando per sopravvivere a questo orrore e le notizie di ogni giorno rendono la cosa anche più surreale, il mondo di certo non si aspettava questo nel 2022.
È stato quindi molto utile e interessante per noi studenti avere la possibilità di essere più informati su quello che sta succedendo.
Mi sono piaciuti tutti gli interventi fatti oggi e mi sono ritrovata d’accordo con le opinioni espresse dai vari professori.
Mi preoccupa il pensiero di ciò che possiamo fare noi come individui per aiutare, la risposta è che non possiamo fare niente se non provare a essere meglio di ciò che siamo per impedire a situazioni simili di ricapitare nel futuro. 
Maddalena P. - 3H
Oggi ero assente ma sono riuscito a seguire da casa l’incontro, che ho trovato molto interessante ma soprattutto istruttivo. Quello che mi ha colpito di più è il fatto che il conflitto tra Russia e Ucraina non è una “cosa nuova”, come molti pensano a causa di una grande disinformazione, bensì ha origine alcuni anni fa e addirittura ha le sue radici diversi decenni nel passato. È molto importante capire ciò perché, come ho detto, la disinformazione è molta in questo momento a causa delle numerose fake news provenienti soprattutto dai social media.
Ascoltando i docenti di economia mi sono reso conto che una guerra non si combatte solo con le armi ma anche con strumenti economici, come le sanzioni, che possono causare molti danni. Dopo aver ascoltato gli interventi di questa mattina ritengo di avere più elementi per seguire gli eventi di questi giorni e per riflettere su ciò che sta accadendo.
Non avendo mai vissuto una situazione simile prima d’ora quando guardo il telegiornale sembra quasi di immergermi nei libri di storia studiati che raccontano delle numerose guerre che non ho mai pensato potessero ripetersi. Fino ad oggi sentivo questa guerra molto lontana da me e se devo essere onesto non ci davo molto peso ma anche grazie a questo incontro ho capito la gravità è l’importanza di quello che sta succedendo. 
Francesco C. - 3H
Personalmente ho trovato molto interessante la parte nella quale si è approfondita la comunicazione attraverso la quale le notizie ci pervengono.
vivendo in epoca contemporanea i mezzi di comunicazione sono evidentemente cambiati, e personalmente ho apprezzato la prof. che “ci è venuta incontro” suggerendoci utenti instagram, twitter e youtube che trattano in maniera completa la situazione che stiamo vivendo dandoci un quadro generale.
Valentina M. - 3H
 
Guerra, una parola il cui significato è molto più profondo ed oscuro di quello che leggiamo sul dizionario, una parola che appena la sentiamo nominare immediatamente entrano dentro di noi una serie di immagini che ci fanno ricordare gli atti terribili che sono stati compiuti nella storia, quella storia che studiandola ci permette di imparare per evitare di commettere gli errori del passato ma che ad oggi sembra solamente una parola insignificante della nostra esistenza. Bambini, uomini, donne sono solamente visti come punti insieme ad altri punti, in guerra non c’è distinzione, non c’è pietà ed è proprio quello che sta succedendo oggi e che milioni di persone stanno vivendo sulla propria pelle. Una guerra che ha radici nel passato ma che stiamo vivendo al giorno d'oggi, dove nessuno si sarebbe mai immaginato che attraverso tutti i progressi compiuti ci si potesse catapultare nel passato.
Innanzi questo terribile fatto di cronaca sorge spontaneo a noi giovani, studenti e studentesse, porsi la seguente domanda:” per quale motivo studiare una disciplina come storia così da conoscere gli errori dei nostri antenati per poi ricadere nella stessa trappola?”.
L’incontro di oggi ha sicuramente contribuito assai a scopo informativo, in quanto un nostro comune errore sia quello di attingere a sorgenti inattendibili. 
Abbiamo scoperto come tale tema possa essere osservato da una molteplicità di prospettive. I docenti d’istituto, focalizzandosi sulle proprie competenze, ci hanno fornito un ampio quadro generale tramite un complesso di nozioni, considerazioni ed esperienze, mirando dunque a formare in noi ragazzi una mentalità riflessiva e meno approssimativa possibile.
Molto commovente il gesto metaforico nonché l’abbraccio tra le due studentesse: una di origine ucraine e l’altra russe.
Cogliamo l’occasione per ringraziare profondamente la dirigente scolastica e i docenti coinvolti nel progetto, per averci permesso di partecipare a questo incontro essenziale in termini didattici-educativi. Il nostro istituto si avvicina calorosamente a tutti coloro che stanno soffrendo e vivendo in prima persona ciò che noi neppure possiamo immaginare.
Un augurio di speranza poiché questa situazione termini al più presto e restituisca a tutti la legittima libertà, pace, armonia e intesa tra etnie.
Che si possa contribuire accogliendo le vittime a braccia aperte per un'Europa e un mondo unito, lottando per un futuro migliore del presente.
Siamo vicini alle famiglie e a tutti coloro che hanno perso i propri cari. E che questa sia, la volta decisiva per apprendere definitivamente dagli errori precedentemente commessi.
Il dialogo è l'unica via verso la serenità, in piccole e grandi situazioni. 
Andrea F., Lisa C., Erika A. - 3A
 
Oggi abbiamo avuto la possibilità di assistere ad una conferenza, organizzata tempestivamente e con estrema precisione dai docenti, che si sono riuniti e in un periodo estremamente breve hanno dato vita a una conferenza molto utile, attuale e non facile da sviluppare, in quanto concentrata su argomenti che vengono discussi da pochi giorni su tutti i giornali, telegiornali e social. I professori si sono suddivisi alcuni argomenti in base alla materia in questione, come per esempio: storia, dunque le radici di questa tremenda guerra che è scoppiata a causa della Russia; Geografia, concentrandosi sui territori coinvolti, confini e posizioni strategiche per Putin; Economia, elencando le sanzioni attuate dall’Europa al fine di congelare finanziariamente ed economicamente la Russia, riflettendo sulle possibili conseguenze economiche per il Paese in questione, ma anche sull’Europa, chiedendoci che conseguenze deriveranno dalle decisioni prese dall’UE in campo economico. 
Questo incontro è stato utile e necessario in un momento così delicato, specialmente mirato a raggiungere giovani studenti, che da ormai tre anni stanno affrontando un periodo difficile, prima a causa del Covid e successivamente da questa guerra. Per noi il futuro appare sempre più incerto e sempre più difficile, con una crisi costante che sembrava dovesse finire, ma che invece continuerà a causa di decisioni prese senza alcun senno, che sono sfociate in migliaia di morti e profughi. Credo sia stata fondamentale questa conferenza e che la continua sensibilizzazione verso questi argomenti porterà sicuramente i propri frutti per le generazioni a venire. Un ringraziamento a tutti i docenti che hanno preso parte a questo progetto.   
Luca F. - 5A
È stata molto interessante la prima analisi effettuata durante l’incontro da un punto di vista storico, nel momento in cui si parla del possibile rischio che anche la zona caucasica, in particolare la Georgia, possa in futuro trovarsi nella medesima situazione dell’Ucraina in questo momento. Questo a causa dei forti rapporti risalenti al passato che la Russia possiede con gli stati in questione, a causa della forte vicinanza e a causa della notevole superiorità della Russia rispetto a queste civiltà nettamente svantaggiate. È stato di nostro gradimento perchè abbiamo considerato tale situazione veramente fondamentale per apprendere a pieno quanto tutti gli Stati possono trovarsi potenzialmente nelle medesime situazioni di difficoltà; ed è veramente poco rassicurante notare che come da una piccola scintilla, si possa così gettare le basi per un ennesimo conflitto internazionale. Tutti i Paesi ad oggi sono a rischio. 
Successivamente è stata parecchio interessante la dichiarazione iniziale rilasciata dalla professoressa Ascari, dove affermava che a causa di questa gravissima situazione è riuscita a provare le stesse sensazioni di quando aveva 17 anni, riuscendo a rivivere tutte quelle emozioni di paura, ma allo stesso tempo di solidarietà legate all’avvenimento dell’ennesimo scompiglio globale provocato dalla guerra. Per lo più ha messo in evidenza il fatto che a quanto pare, attualmente, gli equilibri mondiali sono messi a dura prova e l’ONU non potrà riuscire facilmente da sola a mantenere la pace. Ha anche analizzato la situazione difficile dell’ Ucraina da un punto di vista geografico, esponendo il ruolo delicato della nazione in questione essendo considerata come un vero e proprio stato cuscinetto tra la grande potenza russa e la forte autorità della NATO. È stato parecchio interessante anche vedere come il presidente Putin ha affermato di voler salvare i russi in Ucraina raccontando una vera e propria falsità, proprio perché il suo comportamento ha fini prettamente politici ed economici. Siamo riusciti ad apprendere come le potenze internazionali possano avere fini e obiettivi completamente differenti; abbiamo anche imparato come, nel caso in cui tale incompatibilità non venisse superata al più presto, si potrebbero provocare effetti catastrofici per molti paesi innocenti, questo perchè a volte gli obiettivi economici-politici vanno oltre la pace e il rispetto dei valori umani. L’essere umano continua sempre a cadere nello stesso errore.
È stato di nostro gradimento anche analizzare nello specifico i poteri che l’ONU è in grado di esercitare per garantire la pace del mondo, ponendo un occhio a riguardo sui 5 paesi di maggiore peso (CINA, RUSSIA, FRANCIA, USA e REGNO UNITO) al suo interno e ai vari ruoli interpretati nel corso della storia, come per esempio nel caso del muro di Berlino e del suo successivo crollo. Sono proprio questi ultimi che, mettendosi d’accordo, permettono il corretto funzionamento dell’organizzazione, se solo uno di questi è in disaccordo allora non sarà possibile arrivare facilmente alla pace internazionale. In questo caso la nazione ostile è ovviamente la Russia. Abbiamo quindi capito che i protagonisti nel corso della storia sono sempre gli stessi e purtroppo la stessa storia talvolta può giocare brutti scherzi per gli equilibri internazionali e la sorte dei paesi più piccoli, ad esempio la storia ci ha sempre raccontato che tra Ucraina e Russia, non vi è mai stato un rapporto sano.
Ovviamente non è da scartare tutto ciò che riguarda l’aspetto economico generato da questa guerra. Le potenze europee hanno di fatto deciso di effettuare un embargo nei confronti della Russia, ovvero una determinata azione nella quale si è deciso di bloccare temporaneamente la fornitura di particolari tipologie di risorse per limitare la potenza d’azione dei russi e limitare i danni di questi ultimi nel medio e lungo periodo. Parliamo di limitazioni dal punto di vista tecnologico e industriale; oltre a ciò sono state applicate importanti sanzioni finanziarie per creare difficoltà al sistema economico russo. In particolare sono state limitate le azioni finanziarie svolte dalla banca centrale russa e le azioni finanziarie legate alla possibilità di indebitamento presso paesi esteri, questo determina uno dei più grandi danni effettuati all’economia dello Stato. Tutto ciò provocherà delle controsanzioni da parte della Russia nei confronti degli stati europei, per esempio in Italia vi sarà un forte aumento dei prezzi del gas. Abbiamo quindi capito come la guerra possa provocare problemi sia dal punto di vista sociale e politico, ma anche dal punto di vista economico. Tutto ciò rappresenta un enorme effetto a catena che provoca solamente effetti negativi sia nei confronti della Russia che nei confronti dei paesi dell’unione europea. Talvolta è necessario fare importanti sacrifici per poter tutelare la pace e l'incolumità dei civili.
È stato molto interessante analizzare il ruolo dei social media ai giorni d’oggi e soprattutto vedere più nel dettaglio come possono essere utilizzati per infondere un messaggio di solidarietà in tutto il mondo e smuovere la coscienza  dei civili che non sono direttamente interessati. Abbiamo capito quanto sia facile diffondere informazioni, ma allo stesso tempo si è capito quanto sia difficile trasmettere un messaggio veritiero e diretto per raggiungere i risultati sperati, proprio perché i modi di comunicare sul web sono infiniti e disparati.
Infine è stato molto interessante analizzare il concetto di guerra sotto un’altro punto di vista esposto dal professor Elli. In particolare abbiamo capito che è molto probabile che all’interno di ognuno di noi vi sia un vero e proprio mostro pronto a mettere da parte qualsiasi cosa pur di raggiungere i propri obiettivi, ma solo in pochi uomini tale mostro prende il sopravvento e crea un susseguirsi di effetti negativi; come in tal caso l’inizio di una nuova guerra.
Studenti - 5 B